La naturopatia sostiene la Vis Medicatrix Naturae (Forza Guaritrice della Natura), descritta dalla medicina di Ippocrate, che riconosce il valore terapeutico della “forza vitale” insita nelle diverse manifestazioni della natura, ivi compreso l’uomo, ovvero la capacità del corpo di mantenere e ristabilire il proprio equilibrio.
In altre parole, ciascun essere umano è creatore e responsabile della propria vita e della propria salute e, quindi, anche “creatore e guaritore” del sintomo, un importante alleato, che deve essere ascoltato attentamente, e non soppresso, in quanto, espressione del tentativo che il corpo mette in atto per riequilibrarsi. Condividendo fermamente questo principio la Naturopatia, tenendo presente che persone diverse possono esprimere disagi differenti attraverso lo stesso sintomo, si pone l’obiettivo di insegnare, educare ed incoraggiare alla salute, attraverso percorsi terapeutici salutistici che stimolino il vitalismo che ciascun individuo possiede, proprio al fine di aiutarlo a ripristinare una condizione di benessere e di equilibrio.
La naturopatia si basa, inoltre, su un altro principio cardine, che origina dai tempi antichi, “Mens sana in corpore sano” (Giovenale I° secolo d.C.) che concretamente si traduce nell’importanza di osservare lo stato di salute dell’ essere umano nella sua globalità e, quindi, non soltanto l’aspetto organico e genetico, ma anche quello mentale, emotivo, spirituale, ambientale e sociale.
In estrema sintesi i principi base della naturopatia sono:
- considerare l’individuo come un tutt’uno inscindibile (ogni parte fa parte del tutto)
- individuare e rimuovere gli ostacoli che bloccano il processo naturale di guarigione del corpo
- ascoltare i sintomi rivelatori dello squilibrio e non sopprimerli
- identificare e trattare la causa dello squilibrio piuttosto che la sua manifestazione
- prevenire attraverso lo stile di vita
Nell’ambito di un percorso naturopatico, attraverso l’analisi olistica, saranno, quindi, evidenziati gli eventi (fisici, emotivi, psichici o spirituali) utili per identificare la causa della manifestazione sintomatica e verranno forniti, dal naturopata, una serie di consigli rieducativi e rimedi naturali per sostenere l’autoguarigione.
Iridologia : gli occhi, specchio dell’anima!
Gli occhi sono comunemente considerati, “lo specchio dell’anima”. Ma gli occhi sono ancora molto di più: secondo l’antica e la moderna iridologia, possono infatti fornirci preziose indicazioni sullo stato generale di salute di un individuo. L’iridologia è una tecnica diagnostica basata sull’osservazione dell’iride, che si realizza attraverso una semplice lente di ingrandimento o per mezzo di strumenti più sofisticati quali l’iridoscopio o una specifica macchina fotografica (iridocamera), che ne forniscono un’immagine molto nitida e, quindi, particolarmente dettagliata.
L’iridologia è in grado di valutare non soltanto gli aspetti fisici di una persona ma anche quelli caratteriali e quelli legati al suo piano mentale ed emotivo.
In sostanza è in grado di fotografarne “il suo stato di salute”, nel senso più ampio del termine, o ancor meglio “il suo stato di benessere”.
In particolare, dall’analisi iridologica si possono riscontrare, ad esempio, eventuali predisposizioni (genetiche e non) allo sviluppo di alcune patologie, il grado di intossicazione di un organismo e anche il tipo di personalità che lo contraddistingue.
L’iridologia, quindi, non permette di individuare “la malattia” ma è in grado di identificare le aree di minor resistenza di un soggetto, ovvero dove la malattia o il disagio potrebbero manifestarsi.
Ad ogni zona dell’iride è stato attribuito un significato, rilevato scientificamente a livello statistico, che corrisponde a delle zone del corpo umano e sono così state redatte delle Mappe Iridologiche che servono appunto per orientarsi nell’individuazione e nell’interpretazione dei cosiddetti segni iridologici. Le radici di questa pratica che costituisce più che una medicina alternativa, una medicina complementare sono davvero antiche: medici cinesi, egizi, ebrei e greci studiavano gli occhi dei loro pazienti.
Al giorno d’oggi, l’iridologia, da strumento di analisi ha assunto il ruolo ancora più importante di strumento di prevenzione dell’insorgenza di disturbi di natura organica ma non solo.
Riflessologia Plantare: i piedi, fonte di informazioni preziose per la nostra salute e strumento di cura!
Una disciplina antica che risale a più di 4000 anni fa, praticata soprattutto in alcuni paesi orientali, arrivata fino a noi, grazie al medico otorinolaringoiatra William Fitzgerald, considerato il fondatore della riflessologia plantare moderna, che la sperimentò sui piedi di alcuni suoi pazienti, nei primi del 900, riscontrandone effetti e risultati benefici.
In particolare egli scoprì che la digitopressione esercitata su alcune zone del piede dei pazienti consentiva di ottenere analgesie o addirittura anestesie, seppur di breve durata. Questa disciplina si basa sull’ipotesi che sui piedi, ricchi, tra l’altro, di moltissime terminazioni nervose, che ben si prestano ad essere massaggiate e stimolate, si trovino riflessi tutti gli organi del corpo umano e che ogni risposta del corpo sia la conseguenza di uno stimolo che, partendo dal piede arriva al cervello o al midollo spinale che a loro volta lo indirizzano all’organo da trattare. Si tratta, quindi, di una tecnica di massaggio, che si effettua attraverso delle micropressioni in alcuni punti specifici del piede che corrispondono ai diversi organi.
Esistono diverse mappe, molte delle quali, si basano principalmente su quella elaborata dal Dott. Fitzgerald, atte ad identificare i punti dei piedi su cui si riflettono gli organi. La seduta di riflessologia plantare si articola sostanzialmente in tre momenti:
- Valutazione visiva del piede (tipo di pelle, dita, metatarsi, inclinazione, etc)
- Individuazione dei punti dolenti e conseguente identificazione delle parti che devono essere trattate
- Trattamento dei punti attraverso digitopressione o massaggio
La riflessologia plantare è un rimedio naturale che non presenta alcuna controindicazione e non richiede l’utilizzo di alcun farmaco.
Floriterapia – Fiori di BACH : essere e fare ciò che si è genera salute!
Secondo Edward Bach, medico omeopata inglese, la malattia si genera quando avviene la separazione tra l’individuo e la sua essenza.
Il metodo di guarigione di Bach, che descrisse nel suo libro datato 1930, utilizza le forze naturali di alcuni fiori selvatici ed innocui che riescono a cambiare gli stati mentali negativi, poiché “la malattia potrebbe anche essere considerata una concretizzazione di un atteggiamento mentale”.
Nell’ultima stesura del suo libro Bach riunisce i 38 fiori identificati, in 7 gruppi che corrispondono a modi differenti di porsi nei confronti di se stessi, degli altri e della realtà in generale: incertezza, paura, mancanza di interesse per il presente, solitudine, ipersensibilità, scoraggiamento, preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri.
I Fiori di Bach sono un ottimo rimedio naturale, assolutamente privo di effetti collaterali, che può essere utile, ad esempio, a migliorare situazioni e disturbi comuni (insonnia, ansia, stress, disfunzioni mestruali problemi ormonali negli adolescenti o in menopausa, etc), sostenere in particolari fasi della vita (subito dopo il parto, durante lo svezzamento, etc). Attraverso il test kinesiologico dei Fiori di Bach, si possono identificare i fiori che risultano essere maggiormente utili per una determinata persona in quel dato momento della sua vita, nonché il dosaggio ottimale e la durata del trattamento. Il test kinesiologico si basa sul presupposto che il corpo abbia una sua saggezza innata, che si manifesta anche attraverso la reazione di alcuni muscoli.
Accade spesso, infatti, che in presenza di un prodotto che l’organismo non riconosce come valido, si determini un calo di forza muscolare quando la sostanza viene posta a contatto con il corpo. I fiori verranno, quindi, testati, e ne verrà valutata l’utilità in funzione della risposta muscolare della persona.