La CE si definisce come l’uso di un farmaco o un dispositivo medico dopo un rapporto non protetto per prevenire una gravidanza indesiderata. Le metodiche disponibili sono l’inserimento del dispositivo intrauterino IUD o l’uso di una compressa per via orale. Lo IUD è considerato il metodo più efficace, ma non è sempre pratico, soprattutto quando la velocità di intervento è essenziale. Lo IUD al rame può essere usato fino a 5 giorni dal rapporto ma deve essere inserito da personale esperto.
Per quel che riguarda la CE per via orale, due sono le pillole disponibili: una a base di Levonorgestrel e una a base di Ulipristal acetato, la dispensazione di entrambe, per le donne dai 18 anni in su, è libera, in forma di SOP, senza bisogno, dunque, di ricetta medica; la dispensazione per le minorenni è soggetta a prescrizione con ricetta non ripetibile.
Il meccanismo d’azione di entrambi i principi attivi consiste nell’inibire o ritardare l’ovulazione, ossia bloccare il rilascio dell’ovulo, in modo che la fecondazione non possa avvenire. Ma la differenza sostanziale è che mentre il Levonorgestrel inibisce l’ovulazione solo se assunto prima dell’aumento dei livelli di ormone luteinizzante (LH), l’Ulipristal acetato riesce a prevenire l’ovulazione sia prima che dopo l’inizio dell’aumento dei livelli di LH, ritardando l’ovulazione per almeno cinque giorni.
L’efficacia dell’Ulipristal acetato supera quella del Levonorgestrel, pertanto l’Ulipristal acetato dovrebbe essere considerato metodo di prima scelta.
Se l’ovulazione è già avvenuta, le pillole contraccettive non sono in grado di bloccare la gravidanza, ecco perché non sono efficaci nel 100% dei casi e devono essere assunte il prima possibile per aumentare le probabilità di successo. Le pillole, inoltre, non interferendo con un ovulo già impiantato, non causano aborto e sono adatte a tutte le donne in età riproduttiva, con un buon profilo di tollerabilità; mentre non proteggono dalle infezioni sessualmente trasmesse (IST).